Paolo Casadio, La memoria – Salotto letterario ’21

paolo casadio fiordicotone

Storia e storie della Seconda guerra mondiale

Con la presentazione del libro Il bambino del treno (Piemme) di Paolo Casadio, torna il salotto letterario del Gruppo Culturale Amici del Pettirosso e Capit Ravenna.
L’incontro si svolgerà venerdì 29 ottobre, dalle 18:00 alle 19:30, presso il Centro Sociale Bosco Baronio, Via Antonio Meucci, 23 Ravenna

“Il bambino del treno” di Paolo Casadio

“Il bambino del treno” di Paolo Casadio è un racconto sulla resistenza dell’animo umano nell’accettare la verità, quando questa si rivela agghiacciante. Giovanni, Lucia e Romeo sono una famiglia felice e conducono la tipica vita del capostazione: un’esistenza sulle rotaie. Con i tanti treni che passano e fanno oscillare gli oggetti in casa. Per loro è un’abitudine e il contorno di montagne, torrenti e mulattiere pian piano diventa affascinante. Quando Giovanni Tini ha accettato di fare il capostazione di Fornello, in quel posto sperduto insieme alla moglie incinta, pensava infatti di aver fatto la scelta sbagliata, immersi in quel niente e in quella solitudine. Con la nascita di Romeo però tutto cambia e si trasforma e quel silenzio si riempie delle grida del bambino, dei suoi urletti e della sua trascinante felicità. Romeo passa le giornate a guardare i treni che passano e la seconda guerra mondiale sembra un’eco lontana. Giovanni si è dovuto iscrivere al partito fascista per avere il lavoro, ma non sa bene che cosa significhi. Lì sono all’oscuro di tutto, fino a quella terribile sera del 1943. La notte è colorata dai fiocchi di neve che scendono in dicembre e Romeo è voluto uscire con Giovanni per vedere l’ultimo treno che deve arrivare. Quello è il momento che segna un prima e un dopo nella loro esistenza perché i vagoni che passano sono pieni di uomini, donne e bambini che gridano disperati perché la loro destinazione è la Germania e i campi di concentramento. In “Il bambino del treno” a quella verità Giovanni e Romeo non possono più fuggire, ma forse tra i binari possono cambiare la destinazione di qualche vita.

A causa delle restrizioni previste dal particolare momento, si invitano tutti gli interessati (soli soci ANCeSCAO o CAPIT) a prenotare per tempo, entro e non oltre mercoledì 27 ottobre fino ad esaurimento posti.
Ingresso con Green Pass, dotati di mascherina chirurgica o FFP2 senza valvola di esalazione, garantendo il rispetto della normativa vigente.