La stagione Pop dal 1964 al 1967 personale di Alfonso Frasnedi

Titolo della mostra: La Stagione Pop dal 1964 al 1967

Personale di Alfonso Frasnedi

a cura di Sandro Malossini

dal 5 al 27 luglio 2025

 

 

Galleria FaroArte

Largo W. Magnavacchi, 6 – Marina di Ravenna

 

Promossa da Capit Ravenna in collaborazione con  Pro Loco Marina di Ravenna

Sostegno: Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Regione Emilia Romagna

Patrocinio: Comune di Ravenna Assessorato al Turismo 

 

Inaugurazione: Sabato 5 luglio ore 18.00

Apertura: Sabato e domenica  ore 16.00 – 19.30

 

La mostra di Alfonso Frasnedi a Marina di Ravenna offre uno sguardo  approfondito su un periodo cruciale della sua produzione, mettendo in luce l’evoluzione del suo  linguaggio pop e il suo successivo, ma sempre personale, approccio al ritorno alla figurazione negli anni Ottanta.

È particolarmente interessante notare come la mostra sottolinei la coerenza della sua ricerca artistica, rintracciando le radici delle sue sintesi formali già nelle opere informali degli anni Cinquanta. E la definizione di ‘anticipatore lirico’ di una pittura che continua a interrogarsi su se stessa è peculiarità di tutto il suo percorso artistico.

Saranno in mostra  grandi tele degli anni sessanta, alcune delle quali esposte per la prima volta, che dialogano con le opere realizzate successivamente,  dove il segno lascia il posto alla materia, dove il colore si fa principe dell’opera e concede alla figurazione solo un ombra nella memoria.

 

Alfonso Frasnedi nasce a Bologna nel 1934 e studia pittura con Virgilio Guidi alla locale Accademia di Belle Arti.

Attivo dal 1955, partecipa al neonaturalismo arcangeliano con un aspetto naturalmente astratto che confluisce in immagini con dense pennellate a raggera che invadono tutto il quadro.

Inizia a esporre giovanissimo: già nel 1956 partecipa alla Biennale di Venezia e l’anno seguente viene inserito nel volume di Tristan Sauvage, Pittura italiana del dopoguerra.

Nei secondi anni cinquanta opera nell’ambito dell’informale europeo privilegiando il versante materico-gestuale completamente svincolato da esigenze referenziali. In questa fase la sua pittura è fortemente caratterizzata da contenuti emotivi e evocativi. Dopo il 1962, al ritorno dalla Francia, l’artista procede a un recupero degli elementi iconici dei fumetti e della pubblicità privilegiando i dettagli e gli inserti onomatopeici. Negli anni settanta Frasnedi ritorna a una sorta di neoinformale in cui elementi geometrici e vibrazioni della luce giocano con tagli orizzontali e vibrazioni di colore di forte impatto emozionale.

Dopo le personali degli anni ’70 (Milano, Brescia, Torino, New York, Bergamo e Bologna), si conclude la fase in cui la rappresentazione sintetizzata di Nubi, Mari e Prati, era protagonista per terminare con alcune letture reinterpretate di opera d’arte famose in connessione contaminante con le dette nubi, arcobaleni, mari e prati precedentemente usati , quali interpreti principali della volontà di non ulteriormente produrre immagini per il consumismo dilagante di iperproduzione da parte di televisione, rotocalchi e quant’altro.

Negli anni ’70 è ancora partecipe di importanti esposizioni nazionali con riconoscimenti e premi in Italia, Francia, Svizzera, USA e Austria.

Successivamente, ma senza rinunciare completamente alle esposizioni personali nelle gallerie private, si dedica negli anni ’80, ’90 e 2000° vaste esposizioni antologiche a:

Carpi – Palazzo dei Pio, 1989

Nonantola – Sala delle Colonne, 1993

Milano(Senago) – Villa San Carlo Borromeo, 1998

Bologna (Dozza) – Rocca Sforzesca, 2000

Forlì – Galleria d’Arte del Comune di Forlì – Palazzo Albertini, 2002.

In questi ultimi anni la pittura si fa più intima ed emozionale privilegiando il colore quale protagonista assoluto, solo ed esclusivo nei suoi aspetti materici ed emozionali senza alcun riferimento figurativo alla rappresentazione di realtà o di natura.